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The Downsides of Spoleto: Carfree City Open to People

These days, the small city of Spoleto, Italy is constantly offended and attacked by cars. Traffic is out of control and last winter PM10 exceeded the legal limits. To see it free from cars would finally be a dream! We hope that the project "Spoleto: Carfree City Open to People" will yield some positive results, but we are not very optimistic.

In the next couple of years, the project will see the realization of three big parking lots outside the medieval walls, for a total capacity of 1000 cars, campers and buses, connected to the historic city heart by 500 metres of mechanized paths with moving walkways, 14 moving staircases and 15 elevators. This huge project will cost EUR 59 million, financed by the Ministry of Transport, Spoleto city hall and SSIT, the local public transport society. The goal is to fully pedestrianise the historic city centre.

The project is nevertheless ambitious, and the local environmentalist group, legambiente spoleto, of course shares the goal, but several doubts remain. We have been against its realization from the very beginning, because we believe that this kind of intervention will be highly invasive and that it is too grand in scale for our small city. Moreover, it will require extremely high maintenance costs and will finally not take effect on the most problematic points: connections between the centre and the suburban areas, traffic along the main urban roads, reduction of number of circulating cars, improvement of public transport, with the consequent reduction of energy consumption and toxic emissions. The project is better oriented towards tourists, while it does not respond well to needs of the citizens, who are prevalently living in the suburban areas where most services also are located. On the other hand, the average daily tourist flow is not as high as to justify the use of the three parking lots.

The city of Spoleto has one of the highest energy consumption rates (2,78 Tep/inhabitant versus the regional average of 2,42 Tep/inhabitant and the national average of 2,06 Tep/inhabitant), produces 13,01 t/inhabitant of CO2 with the effects of transportation accounting for 21% of the total. There is an average of 787 cars every 1000 inhabitants in the area, vs. the national average of 688 vehicles/1000 inhabitants; 83% of trips are by private car, and only 12% by public transport. (Source: RSA Agenda 21, 2000).

Moreover a structural part of the new City Plan has recently approved occupancy of 900 hectares of land where 'the grass is still growing' and might undergo irreversible transformations towards urbanization by the building of new structures.

Local administrators do not consider that their major commitment should be put into planning and organizing a city for people and not for cars, and that city planning should see the solution of environmental problems and reduction of resource consumption as a top priority.

Until now, only the first parking lot has been opened, the one closer to the city centre. While waiting for the next two to be completed, the experimentation of the new Traffic Plan has started, but not without unplanned difficulties: the parking lot is in fact always deserted (at any time of the day there is no more than 10 cars while it could hold up to 414), the circulation and parking ban in the centre is only limited to certain times and areas, even on weekends. And as it often happens when these kind of programs are introduced without a good communication plan, trade lobbies are protesting.

"Now that the project is being realized, we sincerely hope that the administrators will be as determined as to totally close the historic centre to cars, and we have granted our support on this - as the spokeswoman of Legambiente says - But, on the other hand, we want a plan for the re-development and reassessment of the historic centre, so that people can move back there (there are today only 4,400 residents against a total of 11,000 in the 70s, with a total number of inhabitants in the area remaining constant in the years) and also we ask for radical solutions on urban mobility to be undertaken that should be totally non invasive and sustainable".

legambientespoletohotmail.com

Luci ed ombre di "Spoleto, città aperta all'uomo, città senz'auto": il punto di vista di Legambiente Spoleto

"Purtroppo quella dove viviamo ora è una città aggredita e offesa dalle automobili! Il traffico ormai è ingovernabile e anche Spoleto lo scorso inverno è stata interessata in più giornate dal superamento dei limiti del PM10 previsti dalla legge. Poter finalmente vedere una Spoleto completamente libera dalle auto sarebbe veramente un sogno! - sostiene il Circolo locale di Legambiente - speriamo che il progetto "Spoleto, città aperta all'uomo, città senz'auto" possa dare qualche risultato, anche se non siamo molto ottimisti!".

Il progetto "Spoleto città aperta all'uomo" prevede che entro un paio di anni la città di Spoleto sia dotata di tre grandi parcheggi, realizzati ai margini delle mura medievali, per una capacità totale di oltre 1000 posti per auto, camper e pullman, collegati al cuore storico della città con 500 metri di percorsi meccanizzati con tapis roulant, 14 rampe di scale mobili e 15 ascensori. Un progetto imponente del costo di 59 milioni di euro, finanziato dai Ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti, dal Comune di Spoleto e dalla SSIT, la locale Società per i Trasporti, che ha come obiettivo quello di rendere completamente pedonale il centro storico della città.

Il progetto è sicuramente ambizioso e l'obiettivo che si prefigge assolutamente condiviso dall'associazione ambientalista, ma i dubbi sono tanti. Secondo Legambiente Spoleto, che ne ha contestato la realizzazione fin dall'inizio, è molto invasivo e sovradimensionato rispetto alle esigenze della città, richiederà costi altissimi di gestione e non va ad intervenire sui nodi più problematici: i collegamenti tra la periferia ed il centro storico ed il traffico veicolare lungo le principali direttrici urbane, la riduzione del traffico veicolare e quella del numero delle auto in circolazione a favore di un trasporto urbano pubblico più efficiente, la conseguente riduzione dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni in aria di CO2 e polveri sottili.

Il progetto risponde meglio alle esigenze turistiche che a quelle dei cittadini di Spoleto che risiedono prevalentemente nelle aree periferiche dove sono distribuiti anche la maggior parte dei servizi. Però, probabilmente, non c'è un flusso turistico giornaliero così costante tanto da garantire l'utilizzo dei parcheggi.

La città dì Spoleto è tra le città che ha i più alti consumi energetici (2,78 Tep/abitante contro i 2,42 Tep/abitante della media regionale e 2,06 Tep/abitante della media nazionale), produce 13,01 t/abitante di CO2 e i trasporti incidono per il 21%. Nel comune di Spoleto circolano 787 veicoli ogni 1000 abitanti, contro una media nazionale di 688 veicoli/1000 abitanti e l'83% degli spostamenti è effettuato con mezzi privati, solo il 12% con mezzi pubblici. (Tutti i dati sono tratti dalla RSA Agenda 21 L elaborata nel 2000).

Inoltre è stata recentemente approvata la parte strutturale del nuovo Piano Regolatore della città che prevede di occupare altri 900 ettari di spazio dove attualmente "cresce l'erba" e che potranno essere sottoposti a trasformazioni irreversibili di urbanizzazione e costruzione di nuovi edifici.

Gli amministratori locali non considerano che il loro maggiore impegno dovrebbe essere profuso nel progettare e organizzare una città a misura d'uomo e non di autoveicoli, dove la programmazione urbanistica abbia come priorità quella della risoluzione della criticità ambientali e della riduzione del consumo delle risorse. Questo è possibile soltanto con una attenta pianificazione che consideri la città ed il territorio come un sistema complesso di relazioni ambientali, sociali e urbanistiche.

Per ora è stato aperto il primo parcheggio, quello più prossimo al centro storico ed in attesa che vengano completati gli altri è stata avviata, non senza difficoltà ed imprevisti, la sperimentazione del nuovo Piano del Traffico: il parcheggio è praticamente deserto (a qualsiasi ora del giorno non ci sono più di 10 automobili e ne può ospitare fino a 414), il divieto al traffico e alla sosta è limitato ad alcune fasce orarie, anche nel fine settimana, a questo come speso succede è associata una ostinata mobilitazione di protesta dei commercianti e delle loro associazioni di categoria.

"Ormai che il progetto è in corso di realizzazione, contiamo che l'amministrazione sia così determinata da arrivare alla totale chiusura del centro storico alle auto, ed in questo senso daremo il nostro sostegno - conclude Legambiente Spoleto - Occorre però che a questo si aggiunga un progetto di valorizzazione del centro storico, così da far ritornare a risiedere anche gli abitanti (attualmente sono 4.400 i residenti contro gli 11.000 degli anni '70, con un numero complessivo costante di abitanti nella totalità del territorio comunale) e che si individuino soluzioni risolutive per la viabilità urbana, assolutamente non invasive e sostenibili"

Spoleto, 23 gennaio '07

legambientespoletohotmail.com

 
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 This page was last updated 13 February 2007